Protesi alla Gamba

Pedana Vibrante Controindicazioni

Controindicazioni o Vantaggi per le Pedane Vibranti

Le pedane vibranti sussultorie verticali possono dirsi scevre da grosse controindicazioni: unica e certa controindicazione è l’utilizzo a chi ha pacemaker, mentre per tutte le altre patologie si può usare con alcuni accorgimenti. Ad ogni modo, il buon senso fa sì che nel caso di dubbi si consulti un medico specialista, anche se purtroppo la conoscenza, da parte dei medici, riguardo le Pedane Vibranti, è spesso solo televisiva. Analizziamo quelle che posso esser controindicazioni in base alle maggiori domande che ci vengono poste e dalla casistica dei maggiori produttori di pedane vibranti sussultorie verticali e pedane basculanti oscillanti.

– Gravidanza Naturalmente tutto quello che può creare ripercussioni sul feto è altamente sconsigliato, quindi anche la pedana vibrante sia verticale che basculante è sconsigliata ad ogni grado di maternità

– Condizioni di trombosi acuta In caso di trombosi l’afflusso di sangue e quindi di ossigeno alle cellule diminuisce, le cavità venose perdono la loro elasticità. Per quanto moto, esercizi fisici e naturalmente la pedana possono dare tanto vantaggio alla persona affetta da trombosi, il moto stesso potrebbe in linea teorica far male alle vene; si consiglia quindi di valutare ogni attività fisica e di pari passo l’uso della pedana vibrante assieme al proprio medico.

– Malattie cardiovascolari Assolutamente sconsigliata a chi ha un pacemaker, al contrario può dare grandi miglioramenti a infartuati senza pace maker. Naturalmente le pedane vibranti sono da usare in post riabilitazione: il moto ad un infartuato fa solo bene. Ad ogni modo, anche in questo caso, suggeriamo di valutare l’uso della pedana vibrante con un cardiologo.

– Ferite fresche dovute a operazione o intervento chirurgico Una ferita, seppur lieve, è rigida e fa perdere alla cute e al muscolo elasticità, che recupera dopo almeno un mese. La pedana vibrante, come del resto l’attività fisica in genere, non può far male a chi ha tagli, punti, operazioni, ma la contrazione muscolare farebbe in modo che la pelle si tenda, facendo diventare la ferita un po’ più gonfia. Quindi è un solo problema estetico, risolvibile attendendo 20-30 gg da quando sono stati messi i punti prima di fare qualunque tipo di attività fisica, corsa, palestra, pedane vibranti etc…

– Protesi di anche e ginocchia C’è molta paura da parte degli operati alleProtesi alla Gamba ginocchia o alle anche, ma le pedane vibranti sussultorie, se passato un ragionevole tempo dall’intervento, possono solo essere utili dato che aiutano il recupero, diminuendo sensibilmente la tempistica nel recupero post traumatico, ed aumentano la densità ossea. La pedana vibrante ha la capacità di far lavorare il muscolo senza inficiare sulle articolazioni o tendini, ma al contrario ne aumenta la forza. E’ quindi da consigliarsi nel recupero attivo. Ciò non trova fondamento nell’uso di pedane basculanti o oscillanti, in quanto l’eccessiva sollecitazione dell’articolazione potrebbe dare fastidi: si ricorda che l’uso della pedana basculante è indicata a chi è in uno stato di forma ottimale.

– Ernia acuta, discopatia, spondilosi Una pedana non valida, che quindi lavora a range sbagliati o le pedane basculanti possono dare problemi in tal senso, ma una pedana vibrante che segue criteri costruttivi scientifici aiuta a lenire il dolore e rinforzare la struttura muscolo-scheletrica. Il grosso problema di chi ha discopatie è l’impossibilità di fare esercizi fisici per i dolori che questi possono provocare alla colonna. La pedana vibrante aumenta il tono muscolare migliorando le spondilosi e le discopatie, e riducendo il dolore delle ernie.

– Diabete Chi ha diabete può aver problemi a svolgere attività fisica a prescindere che si tratti di corsa, palestra o pedana vibrante, ma è possibile svolgere attività fisica previa assunzione di integratori zuccherini prima dell’attività stessa; è comunque buona norma consultarsi con il medico e valutare se e come fare attività sportiva avendo diabete.

– Epilessia Sconsigliata: la stimolazione neurologica data dalla pedana vibrante potrebbe innescare una crisi.

– Forte emicrania E’ come dire che quando si ha un gran mal di testa non emicraniabisogna correre…E’ qualcosa di soggettivo, la pedana non agisce direttamente sul mal di testa, né positivamente né negativamente, trattasi di qualcosa di soggettivo: c’è chi con forti emicranie si isola e chi prova a svolgere vita normale Certo però, le emicranie che nascono da torpori, torcicollo, mal di collo, contratture e stiramenti, dopo l’uso dalla pedana diminuiscono grazie al rilassamento del muscolo interessato.

– Presenza di pacemaker Sconsigliato: le pedane vibranti, soprattutto se di qualità scarsa, che lavorano sotto i 20 hertz, potrebbero creare interferenze con il pacemaker quindi creare problemi.

– Presenza di spirali intrauterine Assolutamente utilizzabile, non crea nessun problema. Vi è qualcuno che purtroppo ha messo in giro la strana e buffa voce che le pedane vibranti sono da sconsigliarsi in caso di spirali. La domanda è: perché? Perché il filo della spirale balla? Quindi una donna con la spirale non dovrebbe andare in motorino o in moto, o in aereo, o a cavallo? Beh! Allora non si dovrebbe far l’amore o correre in caso di impianto di spirale. Un’assurda diceria senza fondamento.

– Perni, bulloni o placche di metallo inseriti di recente Come già detto, per quanto riguarda protesi e altro non vi sono problemi: la presenza di chiodi, bulloni, placche non è un problema. Al contrario le pedane vibranti sussultorie verticali aumentano la densità ossea, migliorando l’ancoraggio e la sopportazione delle stesse. Questo perde la sua valenza in caso di uso di pedane basculanti o oscillanti, in quanto il movimento brusco potrebbe creare problemi articolari e quindi dolori alle giunture tra osso e perno. Ma, ripetiamo, solo in caso di pedane basculante oscillante

Pedana Vibrante e benessere – Tumori Non esiste una controindicazione contro i tumori: la pedana non interagisce con esso. In alcuni casi l’attività fisica può aiutare la regressione del tumore, data da un maggior afflusso di ormoni e anticorpi nel corpo, trattasi però di supposizione teorica. Non esiste nessuno studio scientifico correlato che indichi un miglioramento o un peggioramento del tumore in caso di sport. E’ comunque prassi sentire l’oncologo prima di fare qualunque attività fisica per chi ha un tumore di qualunque natura. Ricordiamo che in caso di dubbi è comunque buona norma consultare un medico specializzato, che possa dissipare i dubbi.

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